Viviamo in una società frenetica e la poca pazienza nei confronti dei nostri bambini ci conduce a conclusioni affrettate sulle loro potenzialità. Si parla troppo spesso di bambini con difficoltà di apprendimento, troppe diagnosi! Mi allarma vedere che tanti bambini, figli di questo tempo sono emotivamente abbattuti, demotivati e con una bassa autostima. Si ente parlare troppo di disturbi dell’apprendimento e i numeri sono realmente allarmanti!
I bambini di oggi sono sottoposti a molti più stimoli rispetto al passato…non basta più la televisione, ci sono anche i videogiochi, gli smartphone, i tablet e nonostante ci si meravigli che basta dare in mano a un bambino piccoli un telefono in mano per scaricare un’applicazione in un batter d’occhio, allo stesso tempo non ci si rende conto dei danni che questi strumenti apportano. Perché tanti bambini non riescono a stare seduti a fare i compiti o mantenere l’attenzione in classe durante la lezione? E perché allo stesso tempo questi stessi bambini riescono però a stare fermi e attenti davanti la tv e a un videogioco per tempi lunghi?
Qualcosa non mi torna. Andiamo per gradi. Il cervello umano è programmato per funzionare in modo naturale ed elaborare in un secondo non più di 10 stimoli visivi.
- Tv, pc, tablet, smartphone inviano segnali luminosi e sonori molto rapidi e superano i 10 stimoli al secondo.
- Trascorrere troppe ore in compagnia di strumenti tecnologici porta a una repressione delle emozioni perché per avere un naturale sviluppo emotivo i bambini devono sperimentare il “sentire” le emozioni e non solo vederle riflesse in un’immagine. Quando il bambino dovrà gestire un’emozione non riconoscendola esploderanno in emozioni incontrollate di rabbia e pianto.
- Troppo tempo davanti a un apparecchio elettronico innesca una “pausa mentale” in cui essendo il corpo e gli occhi fermi anche il pensiero attivo viene represso.
- Trascorrere molto tempo con questi strumenti tecnologici non si allena la PAZIENZA poiché si ha la possibilità di cambiare ogni qualvolta ci si annoia (es. del cambiare canale), né tantomeno si allena la PERSEVERANZA E LA CONCENTRAZIONE (affrontare un compito che in un determinato momento non si riesce a risolvere.)
La risposta quindi è: i bambini sono cosi abituati ad essere sottoposti a moltissimi stimoli rapidi che stare fermi seduti e concentrati a fare un compito per loro è una gran fatica ma soprattutto un lavoro a cui non sono assolutamente abituati. Tutta questa premessa per sottolineare che le motivazioni per cui i bambini non riescono a stare concentrati va prima di tutto ricercata nella loro capacità di allenare la concentrazione che è comunque innata in loro.
Quindi cari genitori tenete presente la vostra missione! Misurate il tempo che i vostri bambini trascorrono davanti agli apparecchi elettronici perché ciò influenza la loro concentrazione nei compiti quella capacità di mantenere l'attenzione durante un compito e quindi fondamentale per l’apprendimento. Per lavorare sulla concentrazione è importante che il bambino vada a nanna alla stessa ora preferibilmente dopo una bella fiaba della buonanotte e che riposi un numero di ore sufficienti in relazione all’età.
Secondo l’American Academy of Sleep Medicine le ore necessarie sarebbero:
- 4/12 mesi: dalle 12 alle 16 ore
- 1/2 anni: dalle 11 alle 14 ore
- 3/5 anni: dalle 10 alle 13 ore
- 6/12 anni: dalle 9 alle 12 ore
- 13/18 anni: dalle 8 alle 10 ore
Dedicarsi ai compiti subito dopo pranzo non è consigliabile, molto semplicemente perché nella fase digestiva è più complicato e faticoso per i bambini dedicarsi a un’attività (in effetti lo è anche per noi adulti!).
MOTIVAZIONE INTRINSECA ovvero la spinta interiore che ci porta a fare qualcosa per il gusto, la curiosità di farlo e non perché ci sarà una ricompensa.
MOTIVAZIONE ESTRINSECA ovvero il soggetto si impegna nella realizzazione di un compito per ottenere benefici o evitare circostanze negative.
Anche l'ambiente in cui il bambino studia è importante, infatti questo deve essere libero da distrazioni (tv, telefoni, rumori), ben arieggiato e luminoso. Inoltre preparare la scrivania con i quaderni e i libri necessari per lo svolgimento dei compiti lo aiuterà ad avere chiaro il carico di lavoro da svolgere e man mano che i compiti sono stati svolti metterli da parte. Indispensabile fare delle pause di 5 minuti in un lasso di tempo che varia dai 20-30 minuti. Se il bambino si imbatte giornalmente con insuccessi scolastici la sua motivazione, ovviamente, sarà molto bassa e si sentirà demotivato entrando in un circolo vizioso del “non lo so fare”, “non sono in grado”, “non sarò mai bravo come…”
Per spezzare questa modalità di giudizio critico è essenziale un buon livello di autostima quindi è bene lodare e incoraggiare il bambino per l’impegno e allenarlo alla concentrazione. Vi starete chiedendo in che modo? Non con l’imposizione, perché si otterrebbe il risultato opposto suscitando nervosismo e frustrazione, ma con strategie semplici e mirate basate su azioni quotidiane.
- Farsi aiutare ad apparecchiare la tavola dando indicazioni cronologiche (per es. chiedere di portare prima 3 tovaglioli e poi 3 forchette e i cucchiai e cosi via…)
- Incitarlo a trasportare un bicchiere con un po’ d’acqua facendo attenzione a non rovesciarlo…
- Lavorare insieme sull’osservazione di una foglia, la pioggia, un tramonto…
- Sentire i profumi (la salvia, il rosmarino che abbiamo nella dispensa o mentre si cucina una pietanza, la frutta, i formaggi..)
- Educarlo alla discriminazione dei suoni (durante una passeggiata far notare al bambino che gli uccellini stanno cantando nonostante il rumore delle macchine…
- Giocare allo specchio a fare le imitazioni insieme.
- Chiedere dei suoni o dei rumori che ha sentito al compleanno, al mare al parco...
- Giocare insieme a cogliere le differenze e le similitudini.
- Far esplorare le varie tipologie di sensazione al tatto (ruvido, liscio…)
- Proporre dei piccoli problemi reali e chiedere come si possa risolvere, accogliendo senza giudizio le sue proposte.
Cari genitori ed educatori sono tantissime le esperienze da fare per aiutare i bambini ad allenare la concentrazione...non servono strumenti particolari...via libera alla creatività!